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La pietra è l'anima delle cose. Non solo l'ossatura che le sorregge, ma il nucleo interno, la forma, che ne trasmette l'identità, la realtà. La pietra conserva le impronte dei millenni, ma comunica messaggi tattili, visivi e sensoriali immediati. Per questo l'uomo, da sempre, ricerca la pietra: semplicemente per toccarla, o per tradurre l'eternità in presente. Pietre dure e preziose per adornarsi, pietre per costruire palazzi, sassi per le case più umili, ciottoli per lastricare le strade. Pietre come intarsi per decorare i luoghi di comunità, pilastri e statue per marcare destini, per trasferire un'impronta immortale. Nei monumenti il tempo viene scandito da pietre che a loro volta sono un accumulo di tempo. Nella pietra tutto si conserva, più ancora che nella memoria di un computer e tutto si comprime, si compatta, si modifica. La pietra non è una cosa inanimata. È il riferimento al disegno originario di cui la scienza va in cerca, è la misrua del tempo, è lo scorrere dell'evoluzione…