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Grimaldi editori
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Fedele e raffinata riproduzione a colori della rarissima veduta ottocentesca di Napoli, lunga oltre due metri (h. cm. 24) ripiegata in elegante astuccio telato, accompagnata da una breve descrizione bilingue (inglese e italiano) e da 336 richiami che permettono lindividuazione di palazzi, ville, casali, chiese, ospedali, monumenti e insediamenti civili e militari. In questo magnifico scenario trova posto e descrizione tutto quello che si poteva vedere allepoca dal Piazzale di Castel S. Elmo: e quindi non solo le Regge, il porto, Castel Nuovo, la Floridiana, insomma i topoi conosciuti e sempre ampiamente celebrati in ogni veduta di Napoli, o i luoghi del Grand Tour, dal Vesuvio a Ercolano, dai Campi Flegrei a Sorrento e Capri, ma anche i casali e i viottoli di campagna più insignificanti, i palazzi e le ville più anonime, fino ai primi stabilimenti balneari insediati davanti la marina di Chiaja o alle prime timide localizzazioni industriali nella zona orientale, anche se il disegno è proprio uno degli ultimi documenti della città preindustriale ( ... ) la veduta ha il valore di ultima testimonianza di edifici ormai perduti principalmente per le zone collinari, come quella del Vomero, ma è anche un incentivo per una catalogazione di quanto resta di una serie di manufatti, di interesse storico-architettonico chiaramente localizzati nel disegno, ma oggi non facilmente riconoscibili perchè trasformati o inglobati nel nuovo tessuto edilizio ( ... )