Autore
Alberto Manodori Sagredo
Editore
Gangemi editore
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
208
Dimensioni
21 x 29,7
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
Il volume è dedicato alle numerosissime opere d'arte, sia di scultura che di pittura, che contribuiscono a rendere il Palazzo un'opera d'arte, dove l'architettura, madre delle arti, si fonde con la scultura e la pittura fino a tramandare il segno indelebile dello spirito del tempo. Una cura particolare è stata dedicata alla documentazione delle statue che, come il bronzo di Ximenes sembra pronto a slanciarsi nel cielo di Roma, insieme all'Arcangelo Michele del vicino ex Mausoleo di Adriano, trasformato in Castello e dedicato all'Angelo armato di spada. Il volume documenta anche a tutto tondo gli insigni giureconsulti come Cicerone che sta per iniziare l'arringa contro Catilina, in difesa della Repubblica, le figure assorte e pensose di Gaio, Crasso e Papiniano, ma anche di Ulpiano e di Labeone. Ed ancora, la lupa con i gemelli e l'aquila romana assai cara e non solo ai romani, le protomi leonine e quelle taurine, il volto di Atena con l'elmo sulla testa che evoca le radici del pensiero giuridico ed il lungo percorso compiuto fino ai giorni nostri, in cui si dischiude un'Europa unita, anche attraverso la Rete dei Presidenti delle cassazioni europee.Il palazzo di Giustizia, è, non solo il luogo della legge e delle sue definitive sentenze, ma anche uno scrigno d'arte, tanto più prezioso perché costituito da opere che recano un messaggio, che sono raffigurazione di quei significati storici che illuminano il cammino della giustizia italiana. In questa carrellata che segnala immagini particolari, in grado di evocare il tempo andato, ma per molti versi presente nella memoria, resta di segnalare per completare il ciclo degli studi la questione degli arredi, dai mobili alle lampade, elementi che contribuiscono a rendere vivibile questa stupenda costruzione.