Autore
Ciusa G.
Editore
Allemandi
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
191
Dimensioni
20 x 23
Lingua
Anno pubblicazione
2004
Rilegatura
Illustrazioni
115 col 50 b/n
Tra la seconda metà dellOttocento e la prima del Novecento, una feconda attività culturale scuote Nuoro, cuore della Barbagia, e lintera Sardegna. Risveglia una terra dove il codice donore disciplinava i comportamenti e dove povertà e analfabetismo erano diffusi da sempre, proiettandola con accelerate reazioni a catena dal nuragico alla modernità. Con acuta sensibilità il volume ripercorre la singolare storia di questa straordinaria rinascita avvenuta dopo secoli di silenzio, che raggiunge il suo apice con il Nobel assegnato a Grazia Deledda nel 1926. Ma già nel 1907 la «Madre dellucciso» dello scultore Francesco Ciusa era stata esaltata dalla Biennale di Venezia e dalla critica. Eventi che divengono riferimenti forti per quegli artisti che, coniugando impegno intellettuale e politico, scelgono lisola-madre come luogo delezione professionale. Ne esaltano lidentità nel solco di una storia più generale con opere di un simbolismo e un realismo in continua evoluzione, con sempre più chiare proiezioni nel futuro. In questottica il libro ritrae il fermento di una Sardegna dove il bisogno di innovazione scuote artisti e letterati ansiosi di superare il controllo iconografico del clero e del governo centrale; dove il passato è rivelatore di una condizione umana che pone il problema della trasformazione; dove leredità genetica, sfidando spazio e tempo, si riflette sul domani.