Autore
Editore
Il Bulino Edizioni d'Arte
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
Dimensioni
12,7x19,2
Lingua
Anno pubblicazione
Rilegatura
Illustrazioni
I versi del Roman de la Rose sembrano i più appropriati per introdurre questa biografia sentimentale sospesa tra Medioevo e Rinascimento. Lanonimo miniatore, attivo presso le corti del Nord della Francia agli inizi del Cinquecento, pur ispirandosi ancora ai modi della lirica amorosa dei trovatori, sviluppa un sistema raffigurativo architettura, paesaggio, abbigliamento appartenente agli stilemi del mondo coevo, quello che che si sta affacciando alla rinascenza europea.
Il manoscritto miniato n. 388 del Museo Condé di Chantilly è un codice di quindici carte pergamenacee (30 pagine), nel formato di 19,2 × 12,7 cm, rivestito con una legatura ottocentesca in pelle verde con cornice dorata.
Le miniature sono ventotto, interrotte da due pagine bianche che sembrano voler suddividere la storia in tre capitoli: una prima carta porta impresso lo stemma del committente, quindici miniature a piena pagina raffigurano lo sviluppo del rapporto amoroso tra Jean e Louise, nomi ipotetici ma verosimili, desunti dalle sigle intrecciate ricorrenti nelle dodici carte ornamentali che affrontano le scene dipinte.
Lopera in facsimile, realizzata in esclusiva mondiale in cinquecento esemplari numerati e certificati, è una coedizione Müller & Schindler, Eikon Editores e Il Bulino edizioni darte (con esclusiva per lItalia).
Il codice, il volume di commentario con i saggi di P. Stirnemann e M. Zink tradotti in italiano, e il certificato di garanzia sono custoditi in cofanetto in pelle.
La veste ideata in esclusiva per ledizione italiana riprende quella del Libro dore di Renata di Francia. Un licenza che ci è stata suggerita da alcune coincidenze: i due codici sono coevi, la corte è forse la stessa (Parigi), le protagoniste delle due storie, Renata e Louise, probabilmente si conoscevano.