Autore
Editore
Edipuglia
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
400
Dimensioni
17x24
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
161 ill. b/n,
L'uso di tavole scrittorie portatili ha attraversato i secoli tra Antichità e Medioevo, toccando vertici di speciale raffinatezza nella Tarda Antichità. Carichi di fascino e forti di un'intrinseca praticità d'uso, i dittici d'avorio elefantino, con il dorso decorato dai più abili intagliatori, non solo seppero rivestire l'esclusivo ruolo di veri e propri "status symbol", ma riuscirono ad entrare a pieno titolo nella liturgia tradizionale delle chiese cristiane.
Il microcosmo dei dittici è la chiave per la lettura di un patrimonio di tecniche e abilità professionali, per la comprensione delle relazioni economiche e commerciali oltre che per il riconoscimento della complessità delle espressioni dei linguaggi del potere e, più in generale, delle forme della socialità.
Si tratta dunque di una classe di manufatti capace di parlare non solo dell'ideologia del mondo della cultura attraverso il quale l'eredità dell'Antico è passata alla Modernità, ma anche di rappresentare una rilevante testimonianza della "cultura materiale" del passato che oggi siamo chiamati a tutelare e conservare con la massima attenzione.