Autore
aa.vv.
Editore
Skira
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
158
Dimensioni
21x32
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
34 ill. b/n, 81 ill. col
La campagna, il nudo, Parigi: la Francia è il luogo metaforico, culturale e poetico di connessione tra il pugliese De Nittis, il veneziano Zandomeneghi e il grandissimo Renoir ma, accanto alla rappresentazione della città, sono la campagna e il nudo le dimensioni figurative su cui lincontro tra i tre artisti assume pregnanze pittoriche di straordinaria eloquenza.
La mostra che apre la stagione espositiva del 2007 di Palazzo della Marra, è immaginosa e ambiziosa: essa si ispira ad accostamenti intriganti e suggestivi, nel tornare a proporre ai suoi conterranei De Nittis e nellaccostarlo per un verso a un pittore sommo quale è Renoir, e in pari tempo a un autore non sempre ben conosciuto dal grande pubblico, quale è il personalissimo Zandomeneghi.
Vengono proposte opere della Pinacoteca Giuseppe De Nittis che da questanno sono state spostate al Palazzo della Marra. Nella collezione, fra dipinti, pastelli, acquerelli, incisioni, vive anche unaltra eredità: la grande avventura vissuta e consumata nel corso di una stagione artistica e in una città Parigi capitale dellarte nel ruolo di maestro e protagonista. Lamicizia con i grandi dellimpressionismo, Manet e Degas in particolare, con intellettuali e scrittori francesi, come Edmond de Goncourt, Daudet, Zola, si propone come riscoperta della sua personalità nella fitta trama dei processi della modernità che egli seppe interpretare ed esprimere con linguaggi del tutto originali attraverso la sua tavolozza.
In questa mostra Giuseppe De Nittis incontra idealmente la sua epoca, la città che lo formò e che lo rese famoso. E lo fa da padrone di casa, come in quelle serate in cui, nel salotto di rue de Viète, accoglieva gli amici pittori assieme al bel mondo dellaristocrazia, delle lettere e delle arti. Il dialogo che ne scaturisce fra le scritture pittoriche sue e quelle di Zandomeneghi e Renoir attinge parole da quellambiente, da quel clima, da espressioni, visioni, linguaggi che aprono al confronto delle più significative esperienze dellEuropa contemporanea.