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La mostra “Tesori ritrovati. Carabinieri per l’arte e nell’arte”, allestita dal 15 marzo al 3 aprile 2003 al Palazzo Ducale di Genova, presenta una selezione di opere d’arte recuperate dal Comando dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, istituito nel 1969 in seguito al trafugamento della Natività del Caravaggio dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo nella notte del 18 febbraio di quello stesso anno. L’Italia costituì in questo modo un significativo precedente a livello mondiale che anticipa la Convenzione Unesco del 1970 . Il catalogo quindi, oltre a testimoniare gli esiti di una complessa quanto necessaria attività di salvaguardia dei beni storico - artistici e archeologici privati e pubblici, offre la possibilità di ammirare reperti diversi fra loro, dai resti ossei di mammiferi preistorici ad alcuni capolavori dell’Ottocento italiano, raccontando - ove possibile - i retroscena della cronaca che hanno accompagnato il furto e il successivo ritrovamento delle opere stesse. Uno fra tutti è senz’altro il rocambolesco colpo sferrato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel maggio 1998, quando lo Stato rischiò di perdere i due unici Van Gogh, Il giardiniere, qui esposto, e l’Arlesiana, presenti nelle collezioni nazionali. Degna di nota è anche la piccola, ma significativa, sezione dedicata ai “Carabinieri nell’Arte”, che da almeno duecento anni vedono rappresentate le loro gesta in forma pittorica, permanentemente visibili presso il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma. L’ultimo tributo all’eroismo dell’Arma è il ritratto del giovane Maresciallo Capo Daniele Ghione, ligure, una delle vittime cadute nell’attentato di Nassirya lo scorso novembre 2003.