Autore
Milesi S.
Editore
Corponove
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
160
Dimensioni
34 X 25
Lingua
Anno pubblicazione
2001
Rilegatura
Illustrazioni
1171 col e b/n
Le parole e le immagini di Papa Giovanni, le sue sculture dellanima, si accompagnano e si intrecciano alle sculture di Manzù, anchesse sculture dellanima, non tanto perché seguono un itinerario sacro, quanto perché consacrate dalla bellezza. E il libro si apre con la bellezza di Papa Giovanni, quella incarnata e quella nel bronzo di Manzù, in un alternarsi di vicende e di percorsi, talvolta incomprensibili, il cui significato va chiarendosi nel loro compiersi finale. Non vite parallele, ma vite in parallelo, costellate di buone opere, capolavori usciti dal cuore, dalla mente e dalle mani, ciascuno seguendo fino in fondo la propria vocazione. La vita, i discorsi, il Giornale dellanima, la Mater et Magistra la Pacem in terris, gli incontri, la morte sublime, la beatificazione, di tutto si dà una scintilla, si spera quella più luminosa.
E così di Manzù, opere scelte per un itinerario che è quasi unascesa inconsapevole verso quelle stanze del Vaticano dove lincontro col Papa per plasmarne il ritratto, diede allo scultore il coraggio di ultimare la Porta di San Pietro e di chiamarla Porta della Morte, capolavoro considerato fra tutti il più eccelso, dopo Michelangelo, in San Pietro, sul quale si dispiegano pagine e pagine del libro a contemplare con la bellezza dellarte, la bellezza dei significati.
E proprio nella stanza della morte avvenne lultimo incontro di Manzù con Papa Giovanni, quando lo scultore ebbe il doloroso privilegio, di chinarsi sul suo volto e prenderne la maschera, insieme al calco della mano che pochi mesi prima aveva firmato la Pacem in Terris.