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Il “ritorno all’ordine” e il Surrealismo, il Bauhaus e il Realismo magico, l’Informale e la Pop Art, il Concettuale e la Minimal Art, l’Arte povera e i Nuovi selvaggi. Le vicende dell’arte dal 1918 ai nostri giorni sono trattate in questo libro non solo dal punto di vista delle poetiche e dei risultati migliori dei singoli artisti, ma anche dal punto di vista del loro rapporto con il pubblico. Non solo una storia, ma anche una “geografia” dell’arte contemporanea, che tiene conto tanto dei progetti e delle utopie degli artisti, quanto della risposta che la società ha riservato loro. Nel percorso si collocano alcune significative indicazioni dei fervidi scambi tra le discipline artistiche e le pratiche culturali vicine, dalla letteratura alla musica, dall’architettura al design. La scelta di una messe di illustrazioni sostanzialmente innovativa rispetto al consueto consente di esplorare la vicenda dell’arte di questo secolo da un punto di vista insieme documentariamente ricco e lontano dai facili luoghi comuni che ne accompagnano di solito la divulgazione