Autore
Fornasari / Spinelli
Editore
Edifir
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
Dimensioni
24x28,5
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
b/n e col.
L'esame delle arti nell'Arezzo del XVIII secolo aveva bisogno di essere del tutto riconsiderato alla luce di una lettura che fosse scevra da pregiudizi, da tempo sostenuti nei confronti di una supposta arretratezza culturale del territorio, dove solo Cortona, sede dell'Accademia etrusca, è da sempre stata giudicata l'unico centro di cultura illuminata. Fermo restando che nel capoluogo della Valdichiana, beneficiato da una politica medicea più benevola rispetto a quanto fatto nei confronti di Arezzo, il ceto nobiliare ha saputo acquisire una propria identità politico-civile attraverso la ricerca delle antichità etrusche e delle proprie tradizioni, è ora possibile dimostrare che anche nel capoluogo e negli altri centri della provincia notevoli sono stati i fermenti intellettuali che hanno determinato il fiorire di accademie e la formazione di importanti collezioni, in parte ancora oggi private e in parte confluite in raccolte museali cittadine. Una prima via di ricerca è stata tracciata da Andrea Andanti nel 1988 con uno studio pioneristico sulla pittura aretina del Settecento, pubblicato in Cultura e Società nel Settecento lorenese. Arezzo e la Fraternita dei Laici. Fino ad oggi, da allora, passaggi fondamentali, oltre ad alcune tesi di laurea confluite nel presente volume, sono stati i due convegni organizzati dalla Società Storica nel 2001 e nel 2005 e dedicati rispettivamente ad Arezzo e la Toscana tra i Medici e i Lorena e Arezzo e la Toscana da Pietro Leopoldo a Leopoldo II. intorno a questi punti fermi si vuole ricomporre una visione approfondita del secolo grazie a contributi specifici che analizzano i singoli eventi, dalla ricca fioritura della plastica a stucco, connessa ad un'intensa attività architettonica chiesastica, alla realizzazioni di grandi imprese pubbliche, laiche e religiose, oltre che ad interventi di decorazioni in palazzi e in ville suburbane, sorte in molti casi grazie alla crescita economica di una classe nobiliare emergente.
