Autore
Airaghi / Ferrè
Editore
Skira
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
456
Dimensioni
30 x 15
Lingua
Anno pubblicazione
2010
Rilegatura
Illustrazioni
374 col. B/n
Dagli appunti di Gianfranco Ferré: Disegnare, per me, significa gettare sulla carta unidea spontanea per poter poi analizzare, controllare, verificare, pulire, riducendo gli elementi di base a linee sintetiche e precise, innestate su diagonali e parallele e racchiuse dentro forme e figure geometriche
da stilista e architetto concepisco la moda come design.
E dalla formazione di architetto Gianfranco Ferré trae il suo metodo, che proprio nel disegno ha il suo fulcro, il suo momento fondante, il suo modo di dare una forma alle idee, concretezza a unintuizione, fermare le impressioni e dar loro un abbozzo di consistenza: il disegno quindi come necessità e passione insieme, punto darrivo nella dimensione della realtà e insieme punto di partenza per un progetto.
Il libro dei disegni di Ferré vuole dunque ricostruire un percorso intellettuale, levoluzione di un mondo interiore di ricerca, di lettura, di sintesi culturale e stilistica, che resti come testimonianza e spunto di riflessione: disegno come espressione di libertà e rigore, di creatività e metodo, ma allo stesso tempo strumento di lavoro, esercizio quotidiano, habitus mentale, approccio concreto. Soprattutto, metodo di lavoro.
Se, infatti, per Ferré creare un abito significa attuare un processo di costruzione formale attraverso lelaborazione di semplici forme geometriche in strutture complesse e sviluppate nella tridimensionalità, il primo, necessario, passaggio nel processo di elaborazione è la definizione delle forme stesse attraverso un bozzetto.
La sua incessante capacità inventiva diventa segno, nelle incredibili silhouette che evocano con pochi tratti decisi a pennarello una figura dinamica, spesso fissata da tracce di matita, da bagliori di luci e doro resi anche con la carta stagnola o con uno spolverio di brillantini, o che creano abiti come macchie di colore, come intrecci calligrafici, esplosione di linee, o sintesi di un dettaglio di incredibile resa materica.
Colpisce proprio questa peculiarità di Ferré: anche in unimmagine di sintesi si evidenzia sempre la precisione del dettaglio.
Tutto il suo universo si condensa dunque in uno schizzo veloce, tracciato per lo più a matita: pochi tratti, precisi e sintetici, una silhouette fissata nei suoi punti essenziali le spalle, la vita, le gambe che si allungano sul foglio. Sono solo poche linee, ma è già una figura.
Laltra peculiarità di Ferré è la capacità di sintesi. Non un abito immobile sulla gruccia ma vivo, con lanimazione che danno il passo e il movimento. Poche linee che in una fase immediatamente successiva si sviluppano secondo i principi della geometria in un disegno tecnico, nel quale le forme e i particolari dellabito vengono ridotti e analizzati in termini elementari, le misure e le proporzioni assumono contorni definiti, perché tutto possa essere letto e compreso. Anche da chi, con la moda, ha poca o nessuna confidenza, ma sa apprezzare larte del tratto e linesauribile capacità creativa di una mente.