Autore
Olivari Mariolina
Editore
Silvana editoriale
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
192
Dimensioni
23x28
Lingua
Anno pubblicazione
2009
Rilegatura
Illustrazioni
40 col e b/n
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.
Sopravvivere a oltre un anno e mezzo di internamento in un lager, non soltanto nel corpo ma anche nell'anima. Non abbrutirsi, mantenendo alta la propria dignità, vigile la mente, vivace la fantasia. Questo lo scopo, e il messaggio, dei 150 disegni e del taccuino, noto come Diario della prigionia, oggetto di questo catalogo e della mostra realizzata dal Comune di Trieste in uno dei luoghi simbolo delle atrocità della Seconda guerra mondiale in Italia, la Risiera di San Sabba. Mario Moretti, pittore, scultore e ceramista pordenonese (1917-2008), tra il 1943 e il 1945, durante la propria prigionia quale Internato militare italiano, trascorsa in tre diversi lager in Polonia e Germania, eseguì numerosi disegni, raffiguranti con straordinaria delicatezza e poesia immagini del campo e compagni di sventura.