Autore
Olivari Mariolina
Editore
Gruppo Editoriale Giunti
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
416
Dimensioni
24 x 26,5
Lingua
Anno pubblicazione
2009
Rilegatura
Illustrazioni
ill e tav col e b/n
La mostra Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo intende documentare, con dipinti, sculture, libri, incisioni e strumenti scientifici, lo stretto rapporto tra l'affermarsi della nuova scienza galileiana e la cultura figurativa nell'Europa del XVII secolo, con riferimenti anche alla letteratura e alla musica. Ospitata negli ambienti del ristrutturato Palazzo Giuli, uno degli antichi e eleganti palazzi nobiliari pisani affacciati sul lungarno - che costituisce la nuova prestigiosa sede espositiva delle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa - la mostra non solo ripercorre i ben noti rapporti tra lo scienziato e i maggiori artisti del tempo, come pure i riflessi del Sidereus Nuncius nella rappresentazione dei corpi celesti, ma traccia anche con maggiori articolazioni la fitta trama di rapporti con cui le scienze e le arti si trovarono a rispondere alla "rivoluzione" galileiana.
Le opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, esposte con originali soluzioni di allestimento che prevedono anche l'impiego di tecnologie multimediali e interattive, testimoniano così la piena adesione degli artisti al pensiero dello scienziato e l'influenza del metodo galileiano nella letteratura, nel collezionismo e negli orientamenti stilistici del primo '600.
Divisa in cinque sezioni, tematiche e cronologiche, l'esposizione Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo racconta un affascinante e per molti aspetti inedito viaggio tra le scienze e le arti, mostrando, attraverso celebri capolavori e preziose scoperte, come l'opera dello scienziato pisano abbia accompagnato l'evolversi di un nuovo linguaggio della visione.
La mostra Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo intende documentare, con dipinti, sculture, libri, incisioni e strumenti scientifici, lo stretto rapporto tra l'affermarsi della nuova scienza galileiana e la cultura figurativa nell'Europa del XVII secolo, con riferimenti anche alla letteratura e alla musica. Ospitata negli ambienti del ristrutturato Palazzo Giuli, uno degli antichi e eleganti palazzi nobiliari pisani affacciati sul lungarno - che costituisce la nuova prestigiosa sede espositiva delle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa - la mostra non solo ripercorre i ben noti rapporti tra lo scienziato e i maggiori artisti del tempo, come pure i riflessi del Sidereus Nuncius nella rappresentazione dei corpi celesti, ma traccia anche con maggiori articolazioni la fitta trama di rapporti con cui le scienze e le arti si trovarono a rispondere alla "rivoluzione" galileiana.
Le opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, esposte con originali soluzioni di allestimento che prevedono anche l'impiego di tecnologie multimediali e interattive, testimoniano così la piena adesione degli artisti al pensiero dello scienziato e l'influenza del metodo galileiano nella letteratura, nel collezionismo e negli orientamenti stilistici del primo '600.
Divisa in cinque sezioni, tematiche e cronologiche, l'esposizione Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo racconta un affascinante e per molti aspetti inedito viaggio tra le scienze e le arti, mostrando, attraverso celebri capolavori e preziose scoperte, come l'opera dello scienziato pisano abbia accompagnato l'evolversi di un nuovo linguaggio della visione.
La mostra Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo intende documentare, con dipinti, sculture, libri, incisioni e strumenti scientifici, lo stretto rapporto tra l'affermarsi della nuova scienza galileiana e la cultura figurativa nell'Europa del XVII secolo, con riferimenti anche alla letteratura e alla musica. Ospitata negli ambienti del ristrutturato Palazzo Giuli, uno degli antichi e eleganti palazzi nobiliari pisani affacciati sul lungarno - che costituisce la nuova prestigiosa sede espositiva delle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa - la mostra non solo ripercorre i ben noti rapporti tra lo scienziato e i maggiori artisti del tempo, come pure i riflessi del Sidereus Nuncius nella rappresentazione dei corpi celesti, ma traccia anche con maggiori articolazioni la fitta trama di rapporti con cui le scienze e le arti si trovarono a rispondere alla "rivoluzione" galileiana.
Le opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, esposte con originali soluzioni di allestimento che prevedono anche l'impiego di tecnologie multimediali e interattive, testimoniano così la piena adesione degli artisti al pensiero dello scienziato e l'influenza del metodo galileiano nella letteratura, nel collezionismo e negli orientamenti stilistici del primo '600.
Divisa in cinque sezioni, tematiche e cronologiche, l'esposizione Il Cannocchiale e il Pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo racconta un affascinante e per molti aspetti inedito viaggio tra le scienze e le arti, mostrando, attraverso celebri capolavori e preziose scoperte, come l'opera dello scienziato pisano abbia accompagnato l'evolversi di un nuovo linguaggio della visione.