Autore
Pane G.
Editore
Grimaldi editori
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
180
Dimensioni
22 x 24
Lingua
Anno pubblicazione
2009
Rilegatura
Illustrazioni
86 B/N 112 COL.
Da quando, nel 1904, la Tavola Strozzi venne scoperta da Corrado Ricci nei saloni del palazzo del principe Carlo Strozzi, e fino ai nostri giorni, il dipinto è stato sempre considerato una delle rappresentazioni urbane più antiche e preziose della città di Napoli in età aragonese. Legato alla vicenda personale di Filippo Strozzi, il mercante e banchiere fiorentino che soggiornò a Napoli per almeno venticinque anni, godendo del favore dei regnanti, il dipinto conservato oggi presso il Museo di S. Martino ha suscitato fin dalla sua prima presentazione, ad opera di Benedetto Croce, un grande interesse per il suo valore documentario ed ha stimolato insieme ogni possibile ricerca sul suo soggetto, sul suo autore e sul contesto storico nel quale esso fu concepito. Questo saggio si propone una nuova lettura del dipinto, attraverso il riesame delle fonti e la discussione delle diverse posizioni critiche emerse nel corso di oltre cento anni.
Ne risulta, anche con lapporto di nuovi riscontri documentari, una rinnovata valutazione dellopera, una disamina scientifica del suo valore testimoniale, una stimolante esplorazione critica delle fonti e infine una serie di ipotesi sul contesto culturale entro cui esso può essere collocato.
Le tavole a colori, in grande formato, sono accompagnate da numerose didascalie illustrative, che indagano le diverse interpretazioni del dipinto e ripercorrono criticamente la sua rilevanza topografica e storica, rivelano e illustrano lorganizzazione della vasta delineazione urbana, le tracce dei ripensamenti, le vicende alle quali esso fu legato, il contesto politico entro il quale lopera maturò, nella seconda metà del Quattrocento, per restituirci una delle immagini più affascinanti della città.