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L’Arte povera è un movimento artistico italiano riconosciuto a livello internazionale, al pari di Futurismo e Metafisica, come uno dei più importanti nell’ambito delle avanguardie del XX secolo. A metà degli anni Sessanta ha comportato una definizione radicale dell’arte che nasceva in alternativa alle poetiche, allora imperanti, ispirate alle immagini tipiche della società dei consumi. L’artista “povero”, pur non esitando a servirsi di tele, disegno o fotografia, opera con ciò che è primario, con ciò che appartiene alla natura o con ciò che esprime l’energia insita in tutte le cose. Grazie a questo volume, a cura di Ida Gianelli, è finalmente possibile conoscere a fondo l’Arte povera attraverso una selezione di 90 opere, dalle collezioni permanenti del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino e della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, alle quali si aggiunge l’importante acquisizione della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Documentati i protagonisti del movimento: Anselmo, Boetti, Calzolari, Fabro, Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Paolini, Penone, Pistoletto, Zorio.