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Il volume, a cura di Alberto Fiz, realizzato in collaborazione con la Fondazione Mimmo Rotella e la Galleria Tega di Milano, propone una linea d’indagine del tutto innovativa in cui la figura di Mimmo Rotella viene posta in relazione con il contesto culturale del dopoguerra in un excursus compreso tra il 1948 e il 1970. Intorno al maestro del décollage e alle sue tre città di riferimento, Roma, Parigi e New York, una ricerca approfondita mette in rilievo, attraverso un ricco apparato iconografico di oltre quattrocento immagini e molti documenti inediti, alcune questioni nevralgiche del dibattito artistico e dà vita a un viaggio in cui, come in un dialogo a più voci, gli interlocutori di Rotella sono, di volta in volta, Kurt Schwitters, Achille Perilli, Piero Dorazio, Robert Rauschenberg, Alberto Burri, Lucio Fontana, Andy Warhol, Robert Indiana, Yves Klein, César e Arman. Non manca nemmeno la ricostruzione di mostre determinanti come “A 40° au dessus de Dada” alla Galerie J di Parigi, “The Art of Assemblage” al MoMA di New York, “The New Realists” alla Sidney Janis Gallery di New York o la Biennale di Venezia del 1964, a cui Rotella partecipa con una sala personale nell’edizione che rivela la Pop Art in Europa. Il volume si conclude emblematicamente con il decennale del Nouveau Réalisme celebrato a Milano nel 1970. L’opera è arricchita dalle testimonianze inedite di alcuni artisti che hanno descritto Rotella con irriverenza e affetto, ma sempre riconoscendone il valore artistico e il ruolo di provocatore estetico. Tra questi Getulio Alviani, Agostino Bonalumi, Christo e Jeanne-Claude, Giosetta Fioroni, Gino Marotta e Achille Perilli.