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Il catalogo accompagna la mostra dedicata a Guido Pajetta, pittore eclettico e consapevolmente disposto a ogni forma di contaminazione formale, collocato sempre trasversalmente rispetto ai modi e alle mode correnti. Guido Pajetta (1898-1987) è un artista singolare e anomalo nel panorama dell’arte italiana del Novecento. Le venti opere riprodotte nel catalogo sono una sintesi di tutta la sua lunga vicenda artistica: dai primi anni Venti con dipinti dal colorismo tardo-ottocentesco alciatiano al salto nella modernità con una figurazione legata al surrealismo francese; da qui alla figurazione chiarista e "neo-fauve" alla pittura edenica degli anni Quaranta fino al ritorno ai canoni neo-novecenteschi dopo la tragedia esistenziale del secondo dopoguerra. Infine, dalla contaminazione con le esperienze degli artisti inglesi negli anni Cinquanta-Sessanta alla gestione graffitista dell’immagine fino all’approdo alla maturità artistica degli anni Settanta, connotata da un uso del colore più estremo e radicale.