Autore
Pegoraro Silvia
Editore
Skira
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
128
Dimensioni
21,5x28
Lingua
Anno pubblicazione
2006
Rilegatura
Illustrazioni
12 ill. b/n, 48 tavv. col.
La monografia, che accompagna l'esposizione di Castelbasso, è un percorso attraverso l'arte di Schifano dai primi anni '60 sino alla sua morte (1998). Vuole mettere in evidenza - attraverso una scelta di opere di grande qualità, molte delle quali mai esposte né pubblicate prima - soprattutto la natura "mediterranea" della sua arte: la luce, il colore, le risonanze culturali. Dopo un passaggio, negli anni '50, attraverso l'Informale, nei lavori dei primi anni '60 un'iconografia minima (numeri, linee) si integra con stesure monocromatiche di colori industriali stesi e spesso lasciati sgocciolare sulla carta o sulla tela. Ma Schifano, si sa, è stato uno dei primi artisti in Italia ad aver portato nella pittura i linguaggi della comunicazione di massa: quasi immediatamente, nel suo lavoro compaiono le insegne pubblicitarie (come i celebri loghi della "Esso" o della "Coca-Cola"). E già qui è evidente che l'artista italiano non ha nulla a che vedere, in realtà, con la Pop Art di matrice statunitense: Warhol voleva cancellare dall'opera la traccia della mano dell'artista; Schifano mirava esattamente all'opposto: alla meccanicità ripetitiva voleva contrapporre la manualità dell'esecuzione, la forza espressiva dell'idea e del gesto individuali.