Autore
Bonotto Giovanni Carlo
Editore
Celid
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
240
Dimensioni
21 x 29,7
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
b/n e col.
In un ambiente di incomparabile bellezza ma talmente duro da risultare ostile, l'onore per gli uomini e la fertilità per le donne emergono come i valori fondamentali attorno ai quali i beduini delle comunità tradizionali a oriente e a occidente del Nilo organizzano la loro vita pubblica e privata. Ma mentre l'onore, prerogativa esclusivamente maschile, può essere liberamente controllato dall'uomo, la donna non può comandare la propria fertilità; ne dipende anzi completamente, e anche questa dipendenza contribuisce a collocarla senza scampo in una condizione di ineluttabile inferiorità sociale. Se una sposa non riesce a dare alla luce figli maschi, o peggio, non è fertile, viene spesso ripudiata o deve accettare di condividere il suo uomo con un'altra donna. Lo studio dei riti, delle pratiche magiche, degli ornamenti e degli amuleti ha messo in evidenza che, a partire con ogni probabilità dalla seconda metà del secolo XIX, le donne beduine sono riuscite a costruire un particolare tipo di relazioni tra magia e pratiche discorsive dominanti, che si è sviluppato e consolidato secondo tre principali direttrici: esaltare e proteggere l'unicità del proprio ruolo di madre, deviare su agenti esterni (malocchio, fatture, possessione degli spiriti) la responsabilità degli insuccessi nel campo della fertilità e modificare a proprio vantaggio un certo numero di relazioni ideali e materiali derivanti dal proprio ruolo privato e pubblico. Questa azione dialettica è stata inscritta in maniera singolare negli argenti, nelle pietre e negli amuleti, che vengono quindi interpretati di fatto come veri e propri testi nei quali la donna beduina ha reso espliciti i propri orientamenti e ridefinito gli schemi per interpretare la fertilità in modo a lei più favorevole. Per sortire l'effetto sperato, però, le direttrici ideali e le pratiche rappresentate dagli amuleti e dai riti magici dovevano entrare a far parte del bagaglio culturale della comunità intera ed essere condivise soprattutto dagli uomini: una circostanza che l'universo femminile ha cercato di garantirsi attraverso la circolazione e la funzione dei monili fra le tribù del deserto e delle oasi.
Cerca libri simili indietro