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Il volume prende come data di partenza il 1945, anno in cui ha inizio la ricostruzione dell’Italia dalle macerie della Seconda guerra mondiale, e tratta della cultura e della pratica architettonica italiana articolando la riflessione in due parti. La prima è dedicata alle realizzazioni, e vengono esaminati gli ambienti, le città, le regioni e i protagonisti: Milano con Ponti e Nathan Rogers; Venezia con Scarpa e Samonà; Torino con Morelli, Gabetti, Nervi; Genova con Daneri, Albini, Piano, Gardella; la Toscana, l'Emilia, la Romagna e le Marche con Ricci, Michelucci, Bega, De Carlo; Roma, Napoli e la Sicilia con Muratori, Cosenza, De Renzi, Moretti, Quaroni, Rossi. La seconda, dedicata agli aspetti di carattere teorico o che sono connessi al “fare” dell’architettura, tratta con particolare attenzione il ruolo del progetto e l’importanza dei maestri; la preparazione e la professione dell’architetto; il rapporto con le leggi e le istituzioni; la museografia; l’allestimento degli interni; il restauro architettonico; la storia delle riviste di architettura. Concludono il volume un apparato costituito da schede sinottiche e la bibliografia.