Autore
Belli Gabriella
Editore
Skira
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
144
Dimensioni
24x28
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
356 ill col
La collezione di Luigi Ferro aggiunge, grazie ai suoi cinquanta capolavori, uno dei capitoli più interessanti al percorso museografico del Mart, che oggi può a ragione vantare una delle più belle e organiche raccolte d'arte del '900 italiano del nostro Paese. La collezione si presenta fin dal primo sguardo assai coerente nella sua complessiva fisionomia artistica, sicuramente capace di rappresentare, con opere tutte d'altissima qualità, quanto di meglio si è venuto realizzando in campo artistico in Italia nei primi sessant'anni del secolo scorso. Luigi Ferro è stato un collezionista coraggioso, che ha intrapreso la strada dell'arte in età non giovanissima, ma con un amore da subito così esclusivo, da diventarne "magnificamente" schiavo, consapevole di ricevere in cambio un totale appagamento spirituale ed emozionale, come solo le grandi passioni sanno dare. Le scelte artistiche vanno coerentemente da un primo nucleo di opere, ancora in debito con le poetiche della fine '800 - ma già foriere di quella modernità che la collezione saprà rappresentare al meglio nella preferenza per le opere futuriste e del Novecento italiano - all'astrazione "rossa" del Rot in Spitzform (1925) di Kandinskij e del Concetto spaziale (1960) di Lucio Fontana, ultimo autore entrato nella collezione.