Autore
Sauzeau A.
Editore
Federico Motta editore
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
240
Dimensioni
24x30
Lingua
Anno pubblicazione
2010
Rilegatura
Illustrazioni
240 col.
Boetti» scrive Annemarie Sauzeau nel testo critico «ha reinventato la figura dellartista, incarnando una nuova soggettività, appassionata e scabrosa, più dionisiaca che apolloniana, concentrata su interrogativo epistemologico riguardante un Io i cui confini di identità ed operazionalità erano diventati aleatori nel contesto culturale globale: egli accettò deliberatamente questo Io in quanto tale. Il suo proposito non fu di stabilire unidentità (anche se nuova) ma piuttosto di perderla Perte didentité (Perdita didentità) è stato uno dei suoi quadrati magici. Precisiamo che identità qui va intesa come insieme della sua parte individuale (psicologica) e collettiva (appartenenza etnica, religiosa, tribale): per Alighiero Boetti si trattava di accettare di dover perdere tutta la propria identità, per dilatazione ed espansione, per raggiungere un concetto completamente diverso. Limpresa era molto rischiosa, ma tale drammatico rischio, egli decise di correrlo già dal 1969 facendo pubblicare nel catalogo di Germano Celant Arte Povera, la seguente lapidaria dichiarazione: Le condizioni per una vita di passioni esistevano, ma ho dovuto distruggerle per poterle recuperare ».