Autore
Dall'Arche Giuseppe
Editore
Terra Ferma
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
124
Dimensioni
30 cm
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
450 col
«Che cosa ci dice, cosa ci mostra DallArche, di Marghera che tanti altri fotografi non abbiano già fatto?DallArche documenta Marghera in una stagione strane e cruciale della sua storia. A cavallo del millennio. È la stagione della transizione, in cui i segno del passato e le suggestioni tramontate o sorgenti di un futuro sospeso tra incertezze e possibilità,tra illusioni e velleità e progetti, si mischiano in modo quasi indecifrabile. Marghera, fin dalle origini, allinizio del Novecento e poi nella fase più intensa e potente del suo sviluppo, dopo la seconda.Spesso, incubo e sogno sono stati sognati vissuti dalle stesse persone in carne e ossa e nello stesso momento. Chi vi
ha trovato lavoro e futuro e speranza, spesso vi ha trovato anche fatica, dolore, malattia, morte, spezzarsi della vita.
Come fa DallArche a restituirci il senso, il segno, di tutto questo? Guarda quello che resta di Marghera, guarda quello che
continua a evolvere, nel grande polo chimico, industriale e portuale. Guarda, e fissa per noi, gru e cancellate, torri di
evaporazione e serpentine di scarico, giganteschi alambicchi e labirinti di impianti, di cunicoli, sterpaglie indomite e canali segreti e alberi fieri della propria resistenza, cumuli di minerali, carbone, polveri, zolfo, gessi, terre infiltrate dei più raffinati scarti di produzione del pianeta, e squarci di cieli, di notti le notti fantastiche e inquietanti di Marghera! e di mattine le mattine sempre cariche di speranze e di timore di Marghera! e i colori, quelli artificiali che invadono la grande scena industriale, sprigionati dagli impianti, da macchine che producono cose e sostanze, i tessuti della modernità, ma anche climi,
odori, tinte appunto, e colori naturali che persistono, e simpastano agli altri e fanno il quadro di Marghera, fanno la luce e i riflessi in cui lo skyline del grande polo viene avvolto e si staglia».