Autore
aa.vv.
Editore
five continents
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
160
Dimensioni
24 x 28
Lingua
Anno pubblicazione
2005
Rilegatura
Illustrazioni
80 b/n 110 col.
Nell'arte rupestre gli animali sono onnipresenti e vengono rappresentati senza limiti, senza confini, si fondono con la terra e il cielo; nella fotografia di Liberto Macarro si ritrovano la medesima visione del mondo, le stesse sensazioni. Una sola natura: paesaggio, animali, uomini strettamente uniti, allacciati.Macarro, un fotografo francese che vive nella montuosa Savoia, ha fotografato le mucche e altri grandi mammiferi (elefanti, cammelli) nelle Alpi, in Spagna, India, Tibet. Le sue immagini sono generalmente primi piani degli animali e si focalizzano spesso sul loro mantello oppure in parte sugli animali e in parte sul paesaggio circostante.Come afferma lo scrittore francese Daniel Pennac: "Fino ad ora, da quando ho lasciato la città per la montagna, ho sempre creduto di vedere le mucche nel paesaggio. Adesso le foto di Liberto Macarro mi hanno presentato un altro punto di vista: le stesse mucche, nella loro solenne maestà, sono il paesaggio. Le linee della schiena si fondono con i profili delle montagne, i mantelli sembrano chiazze d'erba, i muscoli e le articolazioni le vette delle montagne.Sotto l'occhio di Macarro la mucca diviene l'incarnazione delle montagne, un silenzioso paesaggio di corna, schiene, curve ... Sì, la mucca, il più umile dei nostri grandi mammiferi, reclama il proprio posto: ed è esattamente quello che fa il paziente occhio di Macarro".