Autore
Editore
Skira
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
224
Dimensioni
23,5x30
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
110 ill. b/n, 110 ill. col
Volti, cerimonie rituali, frammenti di vita in seno ai templi delineano attraverso la fotografia i segni del ritratto di un mondo in cui le difficoltà morali, il fervore spirituale e la profondità d'animo vanno di pari passo con la gentilezza, l'allegria e l'immensa generosità. L'esilio dal Cile in seguito al colpo di stato militare del 1973 e la sua professione di fotogiornalista hanno portato il fotografo franco-cileno Patricio Estay a consacrare gli ultimi sette anni della sua carriera a "dipingere per immagini" una tela esaustiva del Tibet e della sua comunità in esilio. Dedicato al Dalai Lama, questo libro vuole essere un contributo alla causa tibetana di un esiliato a un popolo animato da vitalità e fede. A far da sfondo alla tela esistenziale tibetana, il contrasto tra la severità delle cime, del clima e l'austerità dello stile di vita con i momenti intensi e gioiosi di feste come il Losar (capodanno tibetano) a Dharamsala, il piccolo Tibet ricreato in India. Le immagini in bianco e nero, fortemente spirituali, della prima parte del volume si contrappongono alle intense fotografie a colori dedicate alla realtà di tutti i giorni (centri commerciali, prostitute) pubblicate nella seconda parte. Il volume è introdotto da un messaggio di pace del Dalai Lama che pone l'accento sulla grande forza d'animo con cui il popolo tibetano affronta continuamente ardue prove nel tentativo di continuare a perpetuare l'affermazione delle proprie idee e della propria spiritualità.