Autore
Maggia Filippo
Editore
Skira
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
80
Dimensioni
24x28
Lingua
Anno pubblicazione
2007
Rilegatura
Illustrazioni
170 ill. col.
Controversa e figura unica nel panorama internazionale contemporaneo, l'artista giapponese Yasumasa Morimura è in grado attraverso la fotografia di offrire inaspettate riletture di alcuni temi centrali dell'arte, in particolare della pratica pittorica, reinterpretando in prima persona opere di famosi pittori europei, da Velazquez a Goya, da Leonardo da Vinci a Rembrandt van Rijn. Il "vedere" e "l'essere visto", la ridefinizione del genere sessuale e l'appartenenza a una delle sue tante declinazioni -così ambiguo specialmente nella nostra epoca, tant'è che la maggior parte dei soggetti di Morimura sono in origine donne-, trascinano con sé altre e ben più profonde riflessioni che vanno dalla religione alla politica, e significano la necessità di Morimura di evidenziare la differente percezione che l'io può avvertire di se stesso e la capacità dell'artista di sperimentare un ruolo che, in particolare con i nuovi lavori realizzati per la mostra a Venezia in occasione della Biennale, ha valore universale. Nonostante la manifesta predilezione per la "western art", Morimura cerca comunque dei punti di incontro fra le due culture, orientale e occidentale, per provocare ma soprattutto per capire l'effetto che può suscitare nel pubblico vedere una Brigitte Bardot in sella a una motocicletta per le vie di Osaka, o una svolazzante Marilyn su una pedana collocata al centro di una sala dell'Università di Tokyo.