Autore
Goldberg Paul
Editore
Federico Motta editore
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
138
Dimensioni
29 x 28
Lingua
Anno pubblicazione
Rilegatura
Illustrazioni
125 b/n n.t.
Il mondo visto attraverso l'obiettivo di Lartigue è fatto di capriole, di invenzioni, cívetteria, di sole, di vento, di languore e di sogno. L'incanto delle prime foto di Lartigue viene anche dagli ultimi bagliori di un mondo svanito e dalla nostalgia per esso. Nella sua ossessione di arrestare la fuga del tempo, egli era inebriato all'idea di cogliere gli istanti più fugaci. In un'epoca in rapidissimo mutamento e con la rivoluzione in atto nei trasporti, Lartigue era ossessionato dall'idea di fermare il tempo e la fotografia si imponeva cor il mezzo più adatto per cogliere gli istanti più fuggevoli. Allo scoppio della prima guerra mondiale, ancora giovanissimo, si ritirò temporaneamente dalla storia del suo tempo, fotografando raramente le ore cupe della guerrae gli episodi dolorosi dei quali poté essere testimone. Riprese la propria attività fotografo al termine del conflitto in occasioni più liete, ma ormai pervase di malinconia. Il volume testimonia l'intero percorso artistico del fotografo, che nel 1919 sposò Bibi, più volte ritratta nelle località della Costa Azzurra, a Parigi e a Londra A partire da questi anni il diario di Lartígue rivela il disagio di sentirsi sempre più stante dalla vita e l'esigenza di costante introspezione. Come scrive Vicki Goldberg, Lartigue " ... rimase per tutta la vita uno spettatore noi ne siamo i fortunati beneficiari. Tentò di restare un bambino e il suo spirito ci uscì, anche se nulla arresta il tempo, tranne, naturalmente, la fotografia".