Autore
aa.vv.
Editore
Hatje Cantz
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
184
Dimensioni
25x28
Lingua
Anno pubblicazione
2002
Rilegatura
Illustrazioni
col b/n
Nello sviluppo della storia dell'arte del XX secolo l'interscambio e le reciproche influenze tra pittura e fotografia hanno portato ad un indubbio rimescolamento dei linguaggi espressivi, in una coesistenza tra tecniche tradizionali e innovazione tecnologica. L'indagine di questo particolare rapporto tra pittura e fotografia è il tema della mostra L'immagine ritrovata del Museo Cantonale d'Arte di Lugano (5 ottobre 2002-12 gennaio 2003) a cura di Marco Franciolli, direttore del Museo e Bettina Della Casa, collaboratrice scientifica. [...] L'avvento della fotografia - sottolinea Marco Franciolli nella sua prefazione - ha modificato il carattere complessivo dell'arte, alterandone nel profondo modi e funzioni, e non sorprende che le avanguardie artistiche, a partire dai Futuristi, abbiano riconosciuto spesso all'immagine fotografica, statica o in movimento, un ruolo centrale nel loro programma estetico. Il percorso della fotografia è intrinseco all'avventura della modernità, i legami fra i due mezzi espressivi sono tali da costituire ormai un complesso inestricabile e, da tempo, non è più necessario rivendicare una legittimazione alla presenza della fotografia nell'arte. L'argomento è assai vasto pertanto i curatori hanno inteso limitare il campo di indagine al rapporto tra immagine pittorica e fotografica degli ultimi vent'anni attraverso una ottantina di opere, tra dipinti e fotografie, provenienti da collezioni pubbliche e private, suddivise in tre sezioni. La prima funge da parte introduttiva e popone lavori riconducibili alle esperienze pop, concettuali e iperrealiste degli anni Sessanta e Settanta che permettono di illustrare quelle sperimentazioni del passato rivelatesi fondamentali per gli sviluppi successivi della pittura. Ne fanno parte opere di Andy Warhol, Gerhard Richter, Richard Hamilton, Gilbert & George, Sigmar Polke, Bernd e Hilla Becker, Chuck Close, Franz Gertsch, Urs Lüthi, e alcuni pezzi raramente proposti al pubblico come "Giovane che guarda Lorenzo Lotto" di Giulio Paolini, "Four Children" e "Two Figures in a Field " degli anni Cinquanta dell'americano Alex Katz. La seconda sezione riguarda gli anni Ottanta e Novanta, dove l'immagine trionfa sulla realtà all'insegna della spettacolarizzazione, qui proposta attraverso gli artisti Vija Celmins, Cindy Sherman, Jeff Wall, Thomas Struth, Thomas Ruff, Markus Raetz, Rineke Dijkstra, Gabriel Orozco, Graigie Horsfield, Elizabeth Peyton, Karin Kneffel, Balthasar Burkhard, Bernard Voïta, Uwe Wittwer. Da ultimo, una selezione di giovani talenti come Martina Coppes, Armin Linke, Silva Gertsch, Amy Adler, Amedeo Martegani, Luca Pancrazzi, Vincenzo Cabiati e Andrea Crociani dimostrano come i nuovi media digitali rimettano vieppiù in discussione la ricerca e aprano nuove possibilità creative. Un argomento dunque quanto mai stimolante ed attuale.