Autore
Olivari Mariolina
Editore
Ilisso Edizioni
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
440
Dimensioni
29 x 32
Lingua
Anno pubblicazione
2008
Rilegatura
Illustrazioni
465 colori e b/n
L'opera, prevista in due volumi, si propone di fare il punto sulla storia della fotografia in Sardegna, abbracciando un arco cronologico che va dal 1854 agli ultimi anni Novanta del Novecento. Questo primo volume si apre con le immagini di Delessert, le più antiche al momento conosciute sull'isola, e, attraverso gli scatti più significativi di autori come Besso, Mackey, Pascarella, Sella, Wagner, Alinari, Sander, Pellis, Morpurgo e Lohse, arriva fino al 1939, anno in cui Pagano ritrae le architetture delle aree minerarie. L'opera di questi maestri della fotografia fissa in maniera indelebile uno spaccato ricco, dettagliato e in molti casi inedito di vita quotidiana sarda tra Otto e Novecento, con ampi richiami a discipline quali l'etnografia, l'architettura, l'archeologia e l'archeologia industriale. L'opera, prevista in due volumi, si propone di fare il punto sulla storia della fotografia in Sardegna, abbracciando un arco cronologico che va dal 1854 agli ultimi anni Novanta del Novecento. Questo primo volume si apre con le immagini di Delessert, le più antiche al momento conosciute sull'isola, e, attraverso gli scatti più significativi di autori come Besso, Mackey, Pascarella, Sella, Wagner, Alinari, Sander, Pellis, Morpurgo e Lohse, arriva fino al 1939, anno in cui Pagano ritrae le architetture delle aree minerarie. L'opera di questi maestri della fotografia fissa in maniera indelebile uno spaccato ricco, dettagliato e in molti casi inedito di vita quotidiana sarda tra Otto e Novecento, con ampi richiami a discipline quali l'etnografia, l'architettura, l'archeologia e l'archeologia industriale.