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John Lovett (USA 1962) e Alessandro Codagnone (Italia 1967) dal 1995 esplorano insieme le relazioni di potere, sia che queste si manifestino esplicitamente sia che rimangano apparentemente celate nell'inconscio. Dal 1996 sono stati impegnati in performance e video installazioni; le precedenti collaborazioni, basate sulla fotografia, si muovono negli ambiti subculturali gay, dall'ambiente suburbano agli spazi pubblici urbani. Il lavoro più recente è incentrato sulle interazioni e le disfunzioni all'interno della struttura famigliare, sulla complessità delle dinamiche umane che vengono esplorate e riconsegnate al pubblico dopo una sorta di distillazione che richiede tempo. Il volume documenta tutto il percorso creativo dei due artisti, fino alle strenue performance su relazioni scomode e complicate nelle quali i ruoli di potere cambiano continuamente.