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L’architetto Pietro Boschetti nasce nel 1947 a Vezio, piccolo comune dell’Alto Malcantone, nelle Prealpi svizzere. Alla fine degli anni ’60 compie un tirocinio nello studio dell’architetto Tita Carloni a Lugano. Poi avvia, con il fratello Fonso, un’attività professionale indipendente. Nel 1980 viene iscritto al Registro Federale degli architetti, a questo fa seguito l’apertura di uno studio d’architettura in proprio con sede a Lugano. Dopo un lungo percorso da autodidatta, la personalità creativa di Boschetti si fa strada in modo spontaneo portandolo nel 1994 all’ammissione alla Federazione Architetti Svizzeri. Non vincolata dai limiti della formazione regolamentare, ma chiaramente legata al Ticino e ai suoi maestri, la sua architettura conserva, del contesto ticinese, la stretta relazione con il luogo. La monografia ha come oggetto l’opera dell’architetto luganese e la sua produzione locale. I testi introduttivi di Mario Botta e Tita Carloni, di Fulvio Irace e Francisco Aites Mateus inquadrano l’opera di Boschetti inserendo l’autore in una cornice di primo piano. Il libro si struttura in capitoli che suddividono i “generi” delle opere e dei progetti. Realizzazioni, concorsi, progetti sono però preceduti da due importanti sezioni: Novaggio e Vezio. In queste due località del Malcantone Boschetti ha avuto la straordinaria opportunità di costruire, a poco a poco, una serie di oggetti, progettare e realizzare piccoli interventi di cui il territorio ha largamente beneficiato.