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Questa monografia studia Sigurd Lewerentz, uno dei più importanti architetti della scuola svedese, attraverso contributi critici e una raccolta di centocinquanta tra i suoi più significativi progetti presentati in ordine cronologico, che permettono di comprendere il modo personale in cui egli ha vissuto il rapporto con i più influenti movimenti del Novecento. Pur avendo vissuto in un’epoca nella quale non sono mancati “manifesti” e proclami, egli ha posto la sua fiducia esclusivamente nell’architettura realizzata: la sua opera mira alla più severa selezione dei mezzi espressivi per ottenere la migliore economia di comunicazione, impiega forme e materiali in funzione della trasparenza dell’esperienza spaziale, e si avvale della qualità tattile dei materiali e delle suggestioni implicite nelle tecniche costruttive. La prima sezione del volume propone un saggio di Colin St. John Wilson. La sezione centrale contiene il catalogo dei progetti, degli schizzi e fotografie delle opere realizzate; sia i progetti realizzati sia quelli non realizzati sono accompagnati da descrizioni dettagliate e da illustrazioni, che fanno di questo volume lo studio più esaustivo su Lewerentz