Autore
aa.vv.
Editore
Alinea Editrice
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
256
Dimensioni
28,5x28,5
Lingua
Anno pubblicazione
2006
Rilegatura
Illustrazioni
195 ill b/n e col.
Sembrava che alla morte di Uberto Strozzi la villa di Querceto sarebbe stata costretta ad uscire dalla dimensione di appartato, signorile riserbo in cui a lungo era rimasta chiusa e protetta insieme al suo ultimo proprietario. Catapultata in mezzo ad una equivoca vicenda di falsi testamenti, svuotata degli arredi e delle collezioni, minacciata dallo spettro del frazionamento predisposto dalla società immobiliare che l'aveva acquisita, sembrava ormai che, come altre grandi residenze monumentali, anch'essa avrebbe dovuto guadagnarsi da vivere accettendo di svolgere qualcuna di quelle funzioni speciose e improprie che, dietro la maschera ipocrita della conservazione del guscio esterno, snaturano irremediabilmente la fisiologia dell'edificio e il suo nucleo di senso. Ma così non è stato.
Alla villa di Querceto è toccata invece, inaspettatamente, una sorte rara, quella di mantenere la propria destinazione d'uso originaria e di poter seguitare a fare ciò che per cui è stata concepita, cioè ospitare un proprietario e la sua famiglia.