Autore
Calabi Emma
Editore
Bruno Mondadori
Luogo di pubblicazione
ISBN
Pagine
368
Dimensioni
Lingua
Anno pubblicazione
2008
Rilegatura
Illustrazioni
100 tav col, decine b/n
Nei centri urbani europei dell'età medievale e moderna commercio e artigianale sono inseparabili. Durante la giornata, artigiani e bottegai lavorano dietro la vetrina dei loro laboratori e dei loro negozi, sotto gli occhi dei passanti. Durante la notte spesso abitano gli stessi luoghi, o vivono nei locali soprastanti. Gli spazi sono in genere dotati di larghi banchi di esposizione e vendita in pietra o in legno; talvolta è la parte inferiore delle finestre che si abbassa o si alza per trasformarsi in banco di esposizione. Le aperture, le insegne, le scritte, gli strumenti del mestiere, l'illuminazione caratterizzano fisicamente le botteghe. Le arcate delle vie commerciali ne rendono possibile una regolarità che sembra essere una delle qualità e degli obiettivi perseguiti nel XVI secolo da chi governa la città. Ma queste logiche tipiche delle città commerciali nel XV secolo spesso si rompono nel corso del XVI, quando si persegue una relativa omogeneità dei diversi quartieri urbani e il rapporto tra residenze mercantili e ambienti destinati al commercio si modifica; banchieri e mercanti realizzano per sé nuove grandi dimore con le quali si rappresentano come nuovo ceto emergente. Il palazzo, con o senza botteghe, costituisce un elemento significativo dei processi di innovazione della città moderna