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Jean-Daniel Forest, responsabile di ricerca al Centre Nationale de la Recherche Scientifique di Parigi, ha preso parte per molti anni a numerosi scavi in diversi siti del Vicino Oriente. I dati disponibili riguardo alla Mesopotamia sono relativamente abbondanti e vari. Si tratta di abitazioni e granai, di templi e di palazzi, di tombe e di reperti mobili di tutti i tipi. La domanda che si pone l’autore in questo studio è la seguente: come utilizzare i resti materiali di cui disponiamo per trattare il problema dell’apparizione dello Stato? Muovendo da essi, si ripropone secondo una raffinata metodologia di ricostruire l’immagine e il funzionamento delle società che si susseguirono in Mesopotamia dalla “rivoluzione neolitica” fino all’alba dei tempi storici, e analizza i meccanismi che indussero semplici comunità domestiche agricole a trasformarsi progressivamente in chefferies gerarchizzate, poi in città-stato, e ad inventare infine lo Stato vero e proprio alla fine del terzo millennio. Il volume, arricchito da numerose illustrazioni a colori, spesso a tutta pagina, è chiuso da una nutrita bibliografia.